Reduce da un altro weekend trascorso a Ravenna dove sto continuando la mia formazione come artista al corso di Alta Formazione in Vocologia Artistica dell’Universita di Bologna, mi soffermo a pensare sul ruolo che deve avere un docente.
Insegnare con coscienza è senza dubbio uno dei modi per donare qualcosa a qualcuno; perché spesso, almeno nel canto, le conquiste che abbiamo fatto ci sono costate molto lavoro, e non tutti i maestri sono sempre pronti a condividere il loro sapere e le loro esperienze in modo incondizionato e integrale.
Ma essere un insegnante serio vuol dire dare ai propri allievi l’accesso a tutte le informazioni delle quali siamo in possesso e, anzi, laddove sentiamo di essere carenti (perché nessuno nasce maestro e i tuttologi non esistono..), abbiamo il dovere morale di continuare a cercare le risposte, sia per loro, che per noi stessi. Il percorso del cantante non ha mai una fine… la voce evolve e muta durante tutta la vita e anche il nostro modo di rapportarci ad essa deve essere sempre duttilmente rimodellato.
Penso che il mio desiderio di conoscenza e di approfondimento non terminerà mai: con il canto è così, se ci si dedica seriamente, è un discorso sempre aperto e al quale bisogna costantemente aggiungere dei pezzetti. E questo è il pensiero che cerco di tramandare anche a chi è attorno a me è condivide con me la stessa passione.