Se penso di paragonarmi ad un frutto, naturalmente mi devo relazionare con un albero dal quale provengo. Ecco, logicamente non si tratta di un albero solo; ognuno di noi in quanto “frutto”, proviene sicuramente da un incrocio di più alberi. Oggi desidero parlare in uno di questi, ovvero della mia Maestra Gloria Paulizza.
Nasce a Genova da genitori esuli di Pola (Istria), si stabilisce dopo pochi mesi a Trieste, città nella quale tutt’ora risiede. Subito dopo il conseguimento del diploma di canto con il massimo dei voti, chiamata dalla direzione artistica del teatro “G.Verdi” di Trieste, debutta nell’opera “Il Trittico” del M° Illesberg, iniziando così una carriera che, partendo dal repertorio operistico, si allarga a quello sinfonico e cameristico.
Partecipa a numerosi allestimenti teatrali al fianco dei più qualificati artisti, sotto la guida di Maestri quali Capuana, Rivoli, Hubad, Ledda, Cattini, De Fabritiis, Scaglia, Benzi…
Altrettanto numerose sono le sue presenze a qualificate stagioni sinfoniche: sotto la direzione del M° Erede esegue lo “Stabat Mater” di Szimanowski, con il M° Baudo lo “Stabat Mater” di Poulenc, con il M° Previtali i “Requiem” di Faurè, la IV Sinfonia di Mahler con il M° Giovaninetti, i “Sheakspeare Songs” di Mirt con il M° Weikert, i “Carmina Burana” di Orff con il M° Stulen e il Nederlands Dans Theater.
Lo spazio maggiore della carriera viene dedicato alla musica da camera con un repertorio che abbraccia oltre tre secoli di liriche ,Lieder, Songs etc. ..Sua è la riproposta in Italia del Canzoniere di Wolf-Ferrari, un ciclo di liriche presentate come un lungo racconto d’amore. Eseguito in decine di sedi, di successo in successo, il Canzoniere viene presentato anche alla Scala di Milano. La stessa operazione di recupero veiene fatta con i canti popolari trascritti ed elaborati da Geni Sadero (cari a Toti dal Monte).
A Trieste , con i “Canti della Lontananza” del M° Menotti, è al centro della serata che la Società dei Concerti ed il Circolo della Stampa organizzano per festeggiare il Maestro Menotti.
Numerosi concerti vengono registrati o dal vivo o in sede radiofonica da vari enti italiani o stranieri e messi in onda un numero incalcolabile di volte. Sempre in tema radiofonico va ricordata la sua partecipazione per ben due anni con decine di arie e duetti da operette italiane e straniere alla trasmissione “Operetta ieri e oggi” delle Retedue. Si ricordano poi i concerti d’arie d’operette “Schon ist die Welt”, quelli “Omaggio a Schubert” e i recitals per Amnesty Internetional al Castello di Duino ospite del principe Raimondi della Torre e Tasso.
Per quattro anni ha fatto parte del “Gruppo Cameristico” di Trieste (4 voci e pianoforte a quattro mani).
Il suo nome è citato dal M° Vito Levi nel suo libro “La vita musicale triestina” e dal M° G.Radole nel suo libro “Trieste – la musica e i musicisti”.
È stata docente di Teoria e Solfeggio e di Canto presso il Conservatorio “G.Tartini” di Trieste; dal 1993 collaborata in qualità di docente di canto con l’Accademia di Musica e Canto Corale.
Ha tenuto più volte corsi di musica da camera (Lieder) e operistica per cantanti italiani e stranieri.