Sembra quasi incredibile, ma oggi trovare un buon insegnante di canto è diventato quasi più difficile dello stesso cantare. Una volta i bravi maestri basavano il loro metodo principalmente su ottime intuizioni, un orecchio attento e la capacità di dare indicazioni giuste all’allievo pur non conoscendo alla perfezione il funzionamento dell’organo vocale.

Dagli anni ’80, grazie al progresso tecnico raggiunto in campo medico, si è potuto osservare e studiare il funzionamento della voce anche in tempo reale, e quindi AGGIUNGERE delle preziosissime informazioni nella didattica del canto. Queste nozioni sono andate spesso a confermare con dati certi le cosiddette “ottime intuizioni” dei grandi Maestri e hanno fornito ai comuni mortali maggiori strumenti e possibilità per trovare la chiave giusta per migliorare la propria performance vocale. In altri casi, si è a che dimostrato che alcune credenze erano infondate e persino dannose (mi viene in mente una docente soprano che si incaponiva a voler fare aprire tanto la bocca ad un allievo tenore per eseguire delle note molto acute; è stato dimostrato che soprano e tenore non sfruttano gli stessi meccanismi acustici per salire all’acuto, pertanto il suggerimento della docente era sbagliato e quasi dannoso).

Oggi, c’è ancora molta disinformazione e SCETTICISMO CRITICO da parte di tanti docenti di canto verso questi nuovi strumenti di conoscenza; ho quasi la sensazione che molte persone, per paura di mettersi in discussione, preferiscano non voler guardare verso questi nuovi orizzonti. Questa chiusura mentale da parte degli insegnanti ovviamente si traduce in una grande perdita di informazioni per l’allievo, che nella migliore delle ipotesi avrà delle lacune ed impiegherà molto più tempo per arrivare ad un risultato soddisfacente, in altri casi potrebbe ricevere delle informazioni totalmente scorrette e non coerenti con la funzionalità dell’organo vocale, portando l’allievo verso i ben noti problemi di stanchezza vocale e usura della voce.

Qualsiasi cantante dovrebbe ormai sapere che il percorso di crescita non è mai finito; anche gli insegnanti di canto dovrebbero continuare la propria formazione e AGGIORNARSI per poter offrire ai propri allevi una lezione completa e ONESTA. È forse un male se un docente continua ad andare a lezione di canto lui stesso? Se frequenta dei corsi di formazione specifici? Se durante una lezione vi parla di muscoli e anatomia?

Il mio consiglio è… drizzate le antenne! Scegliete di affidare la vostra formazione a chi investe anche energie e tempo per rimanere aggiornato ed ha a disposizione una paletta di colori ampia per poter trovare la chiave personalizzata con la quale lavorare su ognuno di voi!