Questa semplice domanda nasconde in realtà un grande tema, ovvero quali sono i criteri che bisognerebbe seguire per la scelta del proprio insegnante di canto. È ormai risaputo e ahimè tristemente provato che spesso i grandi cantanti non sono anche dei buoni didatti. Le ragioni possono essere molteplici; chi ha fatto una grande carriera probabilmente è nato già con un’ottima predisposizione naturale, e spesso non ha dovuto costruire la voce come invece deve fare la maggior parte dei futuri cantanti; inoltre, dopo tanti anni trascorsi sui palcoscenici, saltando da un ruolo e da un teatro all’altro con ritmi sempre più frenetici, tendono ad acquisire una tal padronanza e confidenza con il proprio strumento che difficilmente sono capaci di analizzare e scomporre la tecnica per tramandarla poi ai loro studenti. Ricordo bene di aver sentito a molte masterclass più d’una star dire frasi come “apri la bocca e canta” o “fai come me”. Va da sé che, se questo genere di approccio può funzionare in uno scambio di consigli fra colleghi, ma non porta a nulla veicolare questo tipo di informazioni a degli studenti meno esperti in quanto si possono generare confusione, fraintendimenti e addirittura danni di apprendimento e alle volte persino funzionali.
Per questa ragione è importante rivolgersi a docenti realmente preparati, che conoscano bene l’anatomia dell’organismo vocale, la sua funzionalità, che posseggano oltre al solito metodo di canto “vecchia maniera” anche approcci didattici alternativi e una fervida immaginazione per poter trovare per ogni allievo la chiave di comunicazione più efficace. E ancora più importante, il bravo insegnante deve avere un ottimo orecchio, in grado di analizzare il suono dell’allievo, tradurlo in movimento (per capire su che base muscolare e motoria è stato prodotto) e proporre la giusta correzione spiegando bene COSA modificare e COME farlo.
Ottimo quindi cercare un docente che CANTI BENE, perché è sicuramente la base per poter poi anche insegnare una tecnica sana e corretta, ma bisogna anche cercare qualcuno che abbia fatto un percorso di studio personale rivolto alla didattica del canto. Rispetto a soli 20 anni fa, oggi si conoscono moltissime cose in più riguardo alla voce, a come funziona, a come guarire dalle patologie vocali, per non parlare di tutte le nuove scuole ed i nuovi metodi basati su scoperte più o meno recenti in ambito funzionale. Il buon docente deve essere aggiornato, perché solo un pittore che ha a disposizione una cartella di colori molto vasta e variegata saprà dare al quadro la sfumatura interessante e quel “qualcosa in più”che tutti noi cerchiamo quando ci mettiamo nelle mani di qualcuno.